“We are very happy to inform you that after reviewing your profile and interviewing through Skype, we have decided to accept you in our EVS project. Congratulations!”

Era un giovedì di fine gennaio quando ho saputo con certezza che di lì a breve sarei partito come SVE per 6 mesi in Kosovo. Come tanti di voi avevo approfondito, durante i miei studi universitari, il quadro politico locale e, a distanza, pensavo di essere perfettamente a conoscenza di cosa mi aspettasse. Niente di più sbagliato.

Grazie a questa esperienza ho avuto il piacere di scoprire il più giovane paese europeo che, nonostante abbia ancora molti problemi da risolvere, da quelli economici a divisioni etniche interne, è un concentrato di natura inesplorata, storia e paesaggi mozzafiato.

Ma, come ovunque nel mondo, sono le persone che rendono un luogo un po’ più speciale. In TOKA ho trovato una seconda famiglia ed in così poco tempo mi hanno fatto sentire a casa in un Paese così vicino ma così lontano culturalmente dall’Italia. Porterò sempre dentro di me ricordi legati al richiamo dei muezzin di Prishtina poco prima del sorgere del sole, alle abbuffate di yogurt e burek e quei weekend lontani da tutto e da tutti in una baita in Val Rugova.

Professionalmente parlando, ho avuto modo di rafforzare competenze acquisite durante i miei studi universitari e di apprenderne altre. Lavorare come educatorein due campi estivi per giovani volontari locali ed internazionali, ad esempio, ha contribuito ad irrobustire la fiducia in me stesso e a trasmettere un entusiasmonuovo anche per il sottoscritto.

L’EVS (purtroppo) è una “once-in-a-lifetime opportunity”, non lasciartela sfuggire, vivila a pieno, e ti darà una spinta positiva inimmaginabile nel tuo presente e futuro!

Andrea

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